Ricorrenze e Festività

San Venerio 13 Settembre

Venerio, nato sull’isola Palmaria intorno al 560 d.C., fu monaco nel cenobio locale ed in seguito eremita sull’eremo del Tino. A quanto risulta da alcune ricerche fu un esperto marinaio, forse proprio per questo si preoccupò di segnalare la presenza dell’isola ai natanti attraverso falò sulla scogliera.
 
Morì nel 630 d.C. e sulla sua tomba i monaci Benedettini eressero un monastero.
 
Divenuto patrono di Luni, quando la città venne saccheggiata da Vichinghi e Saraceni ed il Vescovado venne spostato a Sarzana, le spoglie furono inviate a Reggio Emilio dove divenne patrono della città al fianco di San Prospero e dei santi Cosma e Damiano.
 
Recentemente la reliquie sono tornate in possesso della diocesi spezzina ed ogni anno, in occasione della festività in ricordo di Venerio, vengono trasferite con una processione marittima sull’isola del Tino, da tempo zona militare, aperta al pubblico per l’occasione.
 
San Venerio è patrono del Golfo della Spezia e dei fanalisti d’Italia.

Maddona Bianca 17 Agosto

Il 17 agosto di ogni anno Porto Venere si immerge nella festività religiosa dedicata alla Madonna Bianca. Durante la giornata hanno luogo molte cerimonie liturgiche presso la Chiesa di San Lorenzo, dove la pergamena raffigurante la Madonna è custodita, al scender della sera il paese viene invaso da luci e canti devozionali mentre l’arca con cui viene trasportata l’immagine miracolosa attraversa le vie del borgo facendo tappa nella piazza ai piedi della Chiesa di San Pietro illuminata a fiaccole romane per l’occasione.
 
Il culto religioso della Madonna Bianca è legato all’evento miracoloso avvenuto nel 1399 in casa di tale Luciardo che la sera del 16 agosto, mentre pregava davanti ad una icona mariana di fattura piu’ recente, notò l’immagine annerita che aveva accantonato riprendere colore; le mani della Vergine si giunsero in preghiera e, tra le mani del Figlio, comparve un cartiglio con un messaggio che invitava alla preghiera e alla conversione.
 
Il processo di “trasformazione” dell’immagine durò diverse ore nelle quali i paesani invasero la casa del Luciardo invocando a gran voce il miracolo; di tale evento è riportato un documento redatto dal notaro Giovanni di Michele da Vernazza controfirmato da 60 testimoni oculari.
 
Successivamente l’immagine della Vergine venne portata in processione per il paese sino alla Chiesa di San Lorenzo dove è permanentemente esposta l’icona mariana custodita in un altare appositamente creato.
 
Si narra che il sacro dipinto sia giunto via mare intorno al 1200 custodito in un tronco di cedro del libano, ancor oggi esposto nella navata sinistra della chiesa. Tale “mezzo di trasporto” per reliquie, oggetti sacri ed iconografie, non era del tutto inusuale a quel tempo, infatti navi di ritorno dalla Terra Santa avevano a bordo tronchi scavati, nei quali custodire simili oggetti, che venivano chiusi ermeticamente e gettati a mare in caso di danni alla nave o presenza di pirati.
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